
Da una semplice marachella dai risvolti tragicomici, emerge un substrato culturale cinico e spietato di un piccolo paesello della Calabria, pronto a giudicare e condannare senza remore anche se l’imputato del “tribunale popolare” è poco più di un bambino. Di seguito l’intervista all’ attore anche autore del testo, Angelo Colosimo.