Il tempo oramai è scaduto. “Martedì procederemo alla denuncia in Procura della Repubblica. Lo hanno dichiarato gli stessi consiglieri dei due gruppi di minoranza, in seno all’Amministrazione Comunale di Siderno, La Nostra Missione e Siderno 2030, in merito alla querelle sulle affermazioni fatte dall’ingegnere Alessandro Candido,responsabile del settore 6 lavori pubblici del Comune di Siderno, primaverbalmente e poi sui social.
“… Una cosa è sicura – scriveva Candido sui social – se la maggioranza fosse stata rappresentata dall’attuale minoranza il comune era nuovamente sciolto, basta seguire il consiglio per intero e rendersi conto delle prime e gravi affermazioni dei consiglieri di minoranza”.
Queste affermazioni, – hanno dichiarato nella conferenza stampa – tenutasi a seguito del Consiglio Comunale del 11 agosto, secondo la minoranza, sono gravissime.
“𝐃𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐝𝐚 𝐮𝐧 𝐝𝐢𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐧𝐭𝐨 𝐦𝐨𝐥𝐭𝐨 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐞 𝐞̀ 𝐜𝐡𝐞𝐢𝐧 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐢𝐥 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐃 𝐦𝐚𝐧𝐭𝐢𝐞𝐧𝐞𝐮𝐧 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐢𝐬𝐢𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐢𝐧 𝐦𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨. 𝐀 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐨, 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨𝐝𝐢𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢, 𝐧𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐦𝐚𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐧𝐮𝐧𝐜𝐢𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐚𝐏𝐫𝐨𝐜𝐮𝐫𝐚, 𝐚𝐟𝐟𝐢𝐧𝐜𝐡𝐞̀ 𝐜𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐬𝐮 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐨𝐚𝐟𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐭𝐨”.
L’esposizione dei fatti, relativa anche alla questione del project financing è oggetto della conferenza, dopo gli interventi del dipendente comunale, ha portato i consiglieri a chiedere che da parte dell’Amministrazione Comunale, in merito ci fosse una chiara e netta presa di posizione politica. Questo ha indotto la stessa minoranza a richiederlo più volte, senza mai ricevere risposta. Già informato anche il Prefetto, i consiglieri ancora aspettano risposta.
“𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘶𝘯 𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦 – 𝘩𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘔𝘪𝘮𝘮𝘰 𝘚𝘰𝘳𝘢𝘤𝘦 – 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢, 𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘮𝘦𝘴𝘦, 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘪𝘶𝘵𝘢 𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘰𝘭𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘌 𝘪 𝘥𝘶𝘣𝘣𝘪 𝘴𝘰𝘳𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘴𝘦 𝘯𝘰𝘯𝘷𝘦𝘯𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘧𝘧𝘳𝘢𝘨𝘢𝘯𝘰 𝘪 𝘥𝘶𝘣𝘣𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘚𝘪𝘥𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘭𝘦𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘧𝘦𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘥𝘪 𝘙𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘊𝘢𝘭𝘢𝘣𝘳𝘪𝘢. 𝘐𝘯 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪𝘥𝘪 𝘊𝘯𝘥𝘪𝘥𝘰 – 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘭𝘶𝘥𝘦 𝘚𝘰𝘳𝘢𝘤𝘦- 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘦𝘷𝘶𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘗𝘳𝘦𝘴𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘈𝘭𝘦𝘴𝘴𝘢𝘯𝘥𝘳𝘰 𝘈𝘳𝘤𝘩𝘪𝘯𝘢̀”.
“𝘙𝘪𝘣𝘢𝘥𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘴𝘢𝘳𝘦𝘮𝘮𝘰 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘪𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢 𝘦𝘱𝘳𝘦𝘤𝘪𝘴𝘢 – 𝘩𝘢 𝘢𝘨𝘨𝘪𝘶𝘯𝘵𝘰 𝘋𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘊𝘢𝘵𝘢𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘰𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘓𝘢 𝘕𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢𝘔𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 – 𝘦 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘦 𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘮𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢𝘤𝘢𝘱𝘰𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘗𝘋 𝘔𝘢𝘴𝘴𝘢𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘗𝘋 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘶𝘰𝘭𝘦𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘮𝘦𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘵𝘪 𝘢𝘭 𝘥𝘪𝘧𝘶𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘢𝘷𝘦𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘯𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦. 𝘔𝘢 – 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘵𝘰 𝘊𝘢𝘵𝘢𝘭𝘢𝘯𝘰 – 𝘢 𝘯𝘰𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢𝘷𝘢 𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘯𝘨𝘰𝘭𝘢𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢. 𝘗𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘪𝘯𝘤𝘦𝘳𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘤𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦”.
“𝘚𝘶 𝘚𝘪𝘥𝘦𝘳𝘯𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘭 𝘊𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘰𝘮𝘣𝘳𝘦 – 𝘩𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘚𝘵𝘦𝘧𝘢𝘯𝘰 𝘈𝘳𝘤𝘩𝘪𝘯𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘚𝘪𝘥𝘦𝘳𝘯𝘰 2030 – 𝘤𝘩𝘦𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘰𝘳𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘦𝘴𝘪𝘷𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘪𝘨𝘪𝘰 𝘢𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘰. 𝘈 𝘯𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘷𝘦𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘪 𝘨𝘦𝘵𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘰𝘮𝘣𝘳𝘦 𝘦 𝘴𝘰𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘰 𝘧𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢. 𝘊𝘩𝘪 𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘳𝘪𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘗𝘚 𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢𝘮𝘢𝘨𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢. 𝘐𝘭 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢, 𝘦 𝘮𝘦 𝘯𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘪𝘢𝘤𝘦, 𝘪𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘪 𝘦̀ 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘶𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦”. 𝘌 𝘳𝘪𝘧𝘦𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘯𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘪𝘮𝘪𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘮𝘢𝘧𝘪𝘰𝘴𝘢 𝘴𝘶𝘣𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘈𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘊𝘰𝘮𝘶𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘋𝘰𝘮𝘦𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘊𝘢𝘵𝘢𝘭𝘢𝘯𝘰 𝘩𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰: “ 𝘜𝘯 𝘢𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦𝘳𝘪𝘴𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘪𝘮𝘪𝘥𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘩𝘢 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘦𝘴𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘧𝘦𝘴𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘢𝘯𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘵𝘵𝘪”.
Una conferenza che ha anche lanciato lo sguardo su altri aspetti, per arrivare anche alle metodologie usate dall’Amministrazione nel procedere alla quotidiana vita politica.
“𝘔𝘪 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘢𝘯𝘥𝘪𝘥𝘢𝘵𝘰 – 𝘩𝘢 𝘢𝘧𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘔𝘢𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘋𝘪𝘢𝘯𝘰 – 𝘱𝘦𝘳𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘴𝘪𝘦𝘮𝘦, 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘵𝘪, 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘣𝘦𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘪𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘮𝘢, 𝘤𝘳𝘦𝘥𝘦𝘵𝘦𝘮𝘪, 𝘱𝘦𝘳 𝘮𝘦 𝘦̀ 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘭𝘦 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘭𝘪𝘮𝘢”.
A sua volta anche il consigliere Antonio Trimboli rivolgendosi al Presidente dell’Assise sidernese ha definito il suo comportamento come se lui fosse più il capogruppo di maggioranza che il presidente del Consiglio comunale della città.
