
La minoranza all’interno del Consiglio Comunale di Siderno si aspettava che il risultato del terzo punto posto all’ordine del giorno dell’assise, svoltasi nel pomeriggio di giovedì ultimo scorso, sarebbe stato diverso. Avrebbero voluto che in merito alle affermazioni deldipendente comunale dell’ufficio tecnico, “in ordine allo scioglimento del Consiglio Comunale qualora le attuali forze politiche di minoranza avessero vinto le elezioni amministrative dello scorso autunno” non ci fosse solo un’azione disciplinare ma, anche un risultato politico. Così, secondo quanto si è potuto apprendere, secondo Siderno 2030 e La Nostra Missione non è stato. Scriviamo secondo quanto si è potuto apprendere perché, il terzo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale, si è discusso a porte chiuse. Fuori i pochissimi cittadinipresenti, fuori la stampa. Questo lo si sapeva, perché il presidente dell’Assise sidernese Alessandro Archinà aveva scritto a chiare lettere che l’Amministrazione in merito al terzo punto, ai sensi dell’art.64 comma 5 del Regolamento del Consiglio comunale si sarebbe avvalsa dell’articolo che permette la discussione a porte chiuse.
Il consigliere Domenico Catalano del gruppo di minoranza La Nostra Missione, ad inizio di seduta aveva tentato di far ribaltare l’ordine del giorno. Ma non ci è riuscito per la pronta risposta del presidente Archinà.

Il Consiglio perciò è proseguito secondo quanto stabilito, approvando lo schema di convenzione per la costituzione della Green Community tra i Comuni di Siderno, Gerace, Locri, Antonimina, S. Ilario dello Ionio, Ciminà, Canolo, Portigliola e Agnana. Su questo punto l’intervento del Consigliere di Siderno 2030 Stefano Archinà, che ha come capofila il Comune di Gerace.

Sottolineando che non è una questione di campanilismo, il consigliere ha evidenziato che preferirebbe vedere Siderno come città referente di attività che mirino al miglioramento sociale e vedere l’Amministrazione proporre e programmare provvedimenti in tal senso. A questo ha risposto la capogruppo Giusy Massara che ha ribadito che chi prende in mano le redini di un paese abbia la necessità di possedere una buona dose di cultura dello stare insieme per potersi proporre. A questo ha dichiarato il proprio gruppo favorevole alla proposta. Passati al secondo punto,l’Amministrazione ha eletto i due consiglieri comunali, secondo quanto indicato dal regolamento comunale, rappresentanti l’Amministrazione nel Collegio di Presidenza della Consulta delle Associazioni della Città di Siderno. Sono stati nominati per la minoranza il consigliere di Siderno 2030 Domenico Sorace e per la maggioranza Carmelo Scarfo.Arrivati al terzo punto l’invito ai cittadini e alla stampa a lasciare l’aula consigliare. Il conclave è terminato dopo circa un’ora e più. All’uscita bocche cucite da parte di tutti. Ma i bene informati dicono che la discussione sul terzo punto, quello più spinoso di tutto il Consiglio, si è sviluppata e conclusa serenamente. Qualche delusione la evidenziano i consiglieri della minoranza. Si aspettavano una maggiore partecipazione attiva in merito al caso del dipendente comunale. A loro sembra che non bastasse solo un provvedimento disciplinare, che in altre sedi hanno ribadito non esserci stato mai, se non solo qualche richiamo. Alla minoranza interessava una posizione politica da parte dell’Amministrazione. I consiglieri di minoranza hanno continuato a ripeterlo più volte. Ma sembra che la palla rimbalzasse su un muro di gomma.
A porre fine ci ha pensato la sindaca Mariateresa Fragomeni, che prendendo la parola ha alzato una barriera a difesa di tutto il consiglio Comunale, contro quelli che potrebbero apparire solo “parole che lasciano il tempo che trovano”. Secondo la sindaca il comune di Siderno e la sua Amministrazione sono impermeabili a fenomeni e a certe dinamiche tendenti alla destabilizzazione. Una dichiarazione, quella della sindaca, che sembra abbia lasciato soddisfatti la minoranza. Anche perché Fragomeni ha indicato a tutta l’Amministrazione, sia maggioranza che minoranza ad andare avanti e lavorare in sinergia, lasciando le parole del tecnico per quelle che sono: prive di fondamento, perché l’intero Consiglio comunale è lontano da certe logiche. Sempre da quanto si è potuto apprendere, l’amaro in bocca ai consiglieri di minoranza è rimasto per le dichiarazioni del capogruppo del PD che, sembra abbia dichiarato che il tema non fosse di loro interesse.

Alla fine della giornata politica ha prevalso il buon senso. La razionalità e a chi ha tentato di applicare la speculazione, il Consiglio Comunale si è reso organo nobile e scevro da ignobili attacchi, dimostrando che solo l’unità d’intenti potrà portare la città a rinascere in tutti i sensi.