LAMETINO, VERSO I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA MADONNA DELLA SALVAZIONE

๐’๐ข ๐ฉ๐ž๐ซ๐๐ž ๐ง๐ž๐ข ๐ฌ๐ž๐œ๐จ๐ฅ๐ข, ๐š ๐‰๐š๐œ๐ฎ๐ซ๐ฌ๐จ ๐ž ๐‚๐ฎ๐ซ๐ข๐ง๐ ๐š, ๐ฅ๐š๐ฏ๐ž๐ง๐ž๐ซ๐š๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž ๐ง๐ž๐ข ๐œ๐จ๐ง๐Ÿ๐ซ๐จ๐ง๐ญ๐ข ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š ๐Œ๐š๐๐จ๐ง๐ง๐š ๐๐ž๐ฅ๐ฅ๐š๐’๐š๐ฅ๐ฏ๐š๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ž per la cui festa giovedรฌ scorso รจ stato dato il via alla novena con una particolare cerimonia che ha visto la partecipazione delle due amministrazioni comunali di Curinga e di Jacurso.

Giovedรฌ sera, infatti, dopo la celebrazione eucaristica, in localitร  Jancarella presieduta da don Pino Fazio, parroco di Curinga e vicario foraneo, si รจ svolto un pellegrinaggio, alla presenza dei sindaci delle due comunitร , alla โ€œsedutaโ€ in localitร  โ€œPedata della Mulaโ€ quasi a voler lanciare un messaggio di cammino โ€œsinodaleโ€ tra i due Comuni.

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Un momento di forte spiritualitร  ma anche di comunione, che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, tra cui emigrati giunti pure da fuori regione per non mancare a quellโ€™appuntamento annuale al quale sono legati dalla forte devozione nei confronti della Madonna della Salvazione.

Un messaggio di speranza, ma anche di proposta per una โ€œChiesa in uscitaโ€ che, come spiega il parroco di Jacurso, don Antonio Colombino, โ€œsulla strada tracciata da Papa Francesco ci sollecita ad andare non solo nelle periferie del mondo, ma anche dei nostri splendidi territoriโ€. Questo, โ€œsenza perdere la nostra storia perchรฉ quando si perde la memoria, si perdono identitร  e tradizioniโ€.

E, proprio partendo dalle tradizioni, anche la storia che lega questi due comuni alla venerazione della Madonna della Salvazione, ha un qualcosa di particolare oltre che un messaggio di unitร .

La devozione alla Madonna, la cui statua sarebbe stata scolpita intorno al 1598, infatti, risalirebbe al periodo in cui accanto a dove ora sorge il Santuario a Jacurso cโ€™era il convento dei Padri Carmelitani che dipendevano dal Monastero di Santโ€™Elia di Curinga. Leggenda o racconto popolare vuole che proprio i curinghesi tentarono di portar via la statua dalla chiesa in cui era custodita. Durante il cammino da Jacurso a Curinga, perรฒ, furono colti dal sonno che li costrinse a fermarsi. Quindi, poggiata la statua su una pietra, si addormentarono. Al loro risveglio, perรฒ, la statua non cโ€™era piรน e la grande pietra su cui era stata posizionata aveva preso la forma di una sedia/poltrona. Cercata la statua, venne ritrovata a Jacurso sullโ€™altare maggiore da dove lโ€™avevano portata via.

Storia e/o leggende che si intrecciano ma che inviano un unico messaggio ed รจ il messaggio dellโ€™unione, dellโ€™amore per lโ€™altro, per chi sta accanto, vicino, prossimo. Il tutto sotto lo sguardo dolce e materno della Madonna della Salvazione che ogni anno richiama nei due centri dellโ€™hinterland del Lametino migliaia di fedeli uniti dallโ€™amore per la Madre.