Si apre sabato 23 luglio la Rassegna Libraria Itinerante, organizzata a Locri dalla sezione reggina dellโIstituto per la Storiadel Risorgimento Italiano (ISRI). La rassegna, un vero e proprio esperimento di presentazione di libri, saggi, studi sul Risorgimento, con particolare attenzione ai temi che specificatamente riguardano la Calabria, inizia da Locri, sede in cui la sezione reggina dellโISRI ha ripreso vita dopo alcuni anni di inattivitร , con lโintento di spostarsi, negli anni a venire, in localitร diverse della Provincia di Reggio.
โScopo principale della manifestazione, – ci dice Pino Macrรฌ,presidente di Sezione – รจ quello di divulgare i temi di un periodo storico cruciale per la storia italiana, avendo contribuito alla creazione di quellโEntitร culturale, sociale e politica, lโItalia, che oggi conosciamo, vanto del mondo interoโ.

In particolare, lโintento degli organizzatori รจ quello di porre un freno al dilagare di presunte revisioni di quel periodo storico, imperniate tutte su una lettura della storia completamente avulsa dalla ricerca rigorosa, e spesso condita da episodi a volte del tutto inventati, e tesi a creare un clima divisivo, di supporto alle pericolose ventate secessionistiche.
โQueste, originate qualche decennio fa dalla Lega bossiana, – continua Macrรฌ – si sono quindi tuffate avventatamente alla ricerca di populistici revanchismi, sulla base di sentimenti di rivalsa verso un nord che, in veritร , non sempre ha dimostrato sinceri sentimenti di fratellanza, ma che, addirittura, specie sullโonda delle odiose ed altrettanto ingiustificate ed ingiustificabili spinte leghiste, soffia sul fuoco dellโegoismo di pochi, ma col concreto rischio di minare seriamente i principi di unitร , sola strada di salvezza e progresso civile per la Nazione tutta. Cosicchรฉ, fantomatici ed iperbolici (quanto falsi ed irrealistici) โprimatiโ vengono sbandierati con una disinvoltura criminale in chi li esibisce con fini secessionisti, cui, purtroppo, fa da pendant โ continua Macrรฌ – un acritico accoglimento da parte di chi, in buona fede, rimane colpito da queste vere e proprie fake news pensando di aumentare la propria autostima. Senza rendersi conto, invece, di cascare in una trappola populistica inzuppata di cospicue dosi di provincialismo, a tutto vantaggio di chi โgiocaโ la rischiosa carta della secessione, ad unico beneficio proprio di quel Nord contro cui si pensa di combattere. ร proprio al โfact checkingโ, cioรจ allโanalisi delle cosiddette โbufaleโ รจ dedicata la serata di apertura con la presentazione del libro di Pino Ippolito Armino, dal titolo esplicativo, irriverente ed ironico insieme โIl fantastico Regno delle Due Sicilieโ.
Seguirร , sabato 30 luglio, la presentazione di un piccolo capolavoro del settore: โI cannibali dei Borboneโ, volume con cui il Professor Luca Addante (Universitร di Torino) illustrerร i metodi utilizzati dai Borbone e dagli accoliti briganti per contrastare quello che molti storici indicano come lโepisodio di inizio del Risorgimento, ossia la Repubblica napoletana del 1799: episodi talmente feroci ed incivili da ricomprendere addirittura attidi cannibalismo perpetrati ai danni di molti dei rivoluzionari.
Successivamente, il 3 agosto, il noto storico Professor Vincenzo Cataldo, presenterร la sua ultima fatica, dal titolo โPer ordine del Prefettoโ: si tratta di unโanalisi seria e approfondita della gestione del territorio della provincia reggina nel Quarantennio susseguente allโUnitร , dal 1861 al 1900 circa, dalla quale emergerร con chiarezza la funzione negativa di molti dei โgalantuominiโ calabresi che presero il potere, spesso spadroneggiando o, comunque, mal governando, finendo poi collโoffuscare vergognosamente gli alti principi su cui tanti, tantissimi calabresi posero senza remora alcuna la loro vita al servizio dellโIdeale di annichilimento della tirannide borbonica.
Infine, nella serata del 6 agosto, lโaltrettanto noto ex preside Carmelo Nucera illustrerร la ponderosa ricerca da lui condotta sulle tracce dei tanti calabresi di origine grecanica che furono protagonisti di quellโepopea di libertร .
Pino Ippolito Armino, palmese; Luca Addante, cosentino; Vincenzo Cataldo, geracese; Carmelo Nucera, bovese: quattro autori tutti calabresi che, su basi rigorose di ricerca documentaria ed archivistica, cercheranno di spiegare come lโUnitร dโItalia, contrariamente alle vulgate secessionistiche e neoborboniche, abbia avuto come motore principale una spinta incontestabile ed insostituibile proprio nella volontร dei popoli meridionali di liberarsi della tirannia, nei sacri principi di libertร e fratellanza con i settentrionali che, con altrettanto ardore, concorsero, come detto prima, alla creazione di una grande Nazione, finalmente in grado di riaffermare nel mondo il posto di assoluta preminenza che le spetta.