Il Governo italiano rischia di cadere sotto le tonnellate di rifiuti che invadono città e paesi. A volte anche quei preziosi piccoli borghi che dovrebbero essere lorgohlio del Bel Paese sono invasi da spazzatura. Il Meridione, con l’estremo Sud è nell’occhio del ciclone. Da anni la Locride è succube di decisioni disgraziate da parte di politici che hanno fatto scelte scellerate. Non riescono a risolvere un problema fondamentale per un Paese che si ritiene Civile.
L’ultima notizia in merito però sembra dare respiro al grave problema.La Città Metropolitana di Reggio Calabria è pronta ad aprire l’impianto di trattamento rifiuti di Melicuccà.


“𝗧𝗿𝗮 𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗻𝘁𝗶, 𝗹’𝗘𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗹𝗮𝘇𝘇𝗼𝗔𝗹𝘃𝗮𝗿𝗼 𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮 𝗮𝗱 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗲𝗻𝗮 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 – 𝘀𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 𝗶𝗻 𝘂𝗻𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 – 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗰𝗰𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼, 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗼 𝘀𝗺𝗮𝗹𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗰𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ “𝗟𝗮 𝗭𝗶𝗻𝗴𝗮𝗿𝗮” 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗠𝗲𝗹𝗶𝗰𝘂𝗰𝗰𝗮̀.𝗟’𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗦𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗼 𝗳𝗮𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗖𝗮𝗿𝗺𝗲𝗹𝗼 𝗩𝗲𝗿𝘀𝗮𝗰𝗲 𝗮𝗿𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗮̀ 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗴𝗶𝗼𝗿𝗻𝗶 𝗲 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗲𝗿𝗮̀ 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹’𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲, 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘇𝗶𝗼, 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝘀𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗿𝗿𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼𝗺𝗲𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗶𝗿𝗰𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗶𝘂𝘁𝗶, 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗼𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲𝗱 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗲, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗿𝗶𝗮, 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝘀𝗽𝗶𝗰𝘂𝗮 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗶𝗰𝗼𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗲, 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶, 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶”.
Nel frattempo prosegue l’iter di verifica in attesa dell’effettiva entrata in funzione dell’impianto. Dopo le sollecitazioni formulate dalla Città Metropolitana, la Regione Calabria ha infatti delimitato le aree di salvaguardia della sorgente Vina, approvando lo studio proposto da ARPACAL per il monitoraggio e l’acquisizione dei dati necessari alla elaborazione della Carta della Vulnerabilità, finanziati dalla stessa Città Metropolitana.

Da Palazzo Alvaro è giunta la richiesta ad Arpacal per l’attivazione della convenzione per l’esecuzione del monitoraggio, il cui schema sarà portato all’approvazione nel prossimo consiglio metropolitano, e che avrà inizio, come concordato con ARPACal, già dal prossimo mese di agosto. Allo stesso tempo, la Città Metropolitana ha riattivato la Conferenza dei servizi per l’approvazione del piano di caratterizzazione, atto propedeutico all’intervento di bonifica del sito della vecchia discarica di Melicuccà, attività fondamentale per la salvaguardia di tutte le matrici ambientali. Intanto già nei prossimi giorni la Metrocity procederà all’individuazione dell’area come sito di stoccaggio, di fatto già determinando l’apertura in sicurezza dell’impianto.
Secondo lo studio prodotto dall’Ups rifiuti di Palazzo Alvaro la Città Metropolitana produce, infatti, circa 180 tonnellate al giorno di scarti di lavorazione e la disponibilità nell’unica discarica pubblica calabrese oggi attiva, quella di Lamezia Terme, si sta via via riducendo, passando dalle 150 tonnellate al giorno di febbraio alle attuali 50 tonnellate al giorno, a causa dell’esaurimento dei volumi autorizzati. Allo stesso modo anche i volumi individuati fuori regione sono limitati a circa 60 tonnellate al giorno ed hanno peraltro costi nettamente superiori, praticamente triplicati rispetto al conferimento ordinario.
L’apertura dell’impianto di Melicuccà produrrebbe quindi aumento degli spazi disponibili, oltre che il risparmio non indifferente di circa 40 mila euro al giorno per il territorio e per i Comuni della Città Metropolitana.