SIDERNO HA GIA’ DATO: DOMENICA SUL LUNGOMARE SIT-IN DI PRESSIONE E ARTE

l sit-in di “Siderno ha già dato” contro la realtà e il futuro dqella lavorazione della spazzatura presso l’impianto di San Leo a Siderno si sposta. Da piazza Vittorio Veneto dinanzi al Comune, si sposta sul Lungomare delle Palme-Cosimo Iannopollo

“Convinti che la Zona di San Leo – si legge in un comunicato – non sia il luogo adatto a impianti di rifiuti per i tanti motivi dichiarati nel corso di questi anni, domenica 26 giugno dalle ore 19 alle 20,30 sul lungomare di fronte alla villa Comunale saremo in presidio. Damocle esporrà il suo quadro, completato in questi giorni, per una iniziativa di pressione e di arte”. L’artista sidernese ha in programma la realizzazione di altre opere, che focalizzeranno la sua attenzione sugli operai di Locride Ambiente, che da tanto tempo assieme alle loro famiglie monoreddito soffrono le indecisioni e la politica regionale, sul gravoso problema dei rifiuti, non solo di San Leo ma, di tutta la Calabria.

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Il problema del TMB di Siderno è molto sentito da parte dei cittadini della locride. Non si spaventano a raddoppiare la protesta e stare a fianco del direttivo del movimento che da tempo combatte per la salvaguardia della salute dei cittadini.

”Stiamo preparando la denuncia-querela da presentare presso la Procura del Tribunale di Locri, con la speranza – si continua a leggere nel documento – che venga avviata un’indagine sulla corretta funzionalità dell’impianto di trattamento meccanico biologico di San Leo, sulle sostanze gravemente nocive che vengono immesse in atmosfera e per denunciare formalmente tutta una serie di illegittimità già note, in sintonia con le precedenti denunce fatte da privati cittadini prima e dopo l’incendio, scoppiato a fine estate 2020 e rimasto a tutt’oggi senza responsabili.

Poi c’è la questione dell’impugnazione della sentenza del Tar di Catanzaro, con la quale è stato respinto il ricorso presentato a suo tempo dalla Commissione Straordinaria, quando era in carica al Comune di Siderno, sul quale deve esprimersi il Consiglio Comunale, perché sono ancora pendenti i termini per proporre appello al Consiglio di Stato. A ottobre – conclude il documento – ci sarà poi l’udienza del Tar di Reggio Calabria, sul ricorso presentato da una famiglia di San Leo e il nostro intervento ad “audiuvnadum”, giudizio su cui riponiamo molte speranze. Convinti che la Zona di San Leo non sia il luogo adatto a impianti di rifiuti per i tanti motivi dichiarati nel corso di questi anni”.