PROTESTA PER IL MANCATO RIPRISTINO DELLA STRADA PROVINCIALE LOCRI – GIOIA TAURO

Domenica cittadini protesteranno per il mancato ripristino della provinciale che da Locri porta a Gioia Tauro. Un sit-in è stato annunciato, con un comunicato stampa, dal Gruppo consiliare di minoranza del Comune di Gerace. Lo scopo quello di sensibilizzazione per avere risposte concrete ed urgenti dalle istituzioni competenti sulla riapertura della strada provinciale Locri-Gioia Tauro.

«Da oltre 5 anni – scrivono i consiglieri Varacalli, Macrì e Scaramuzzino – ci battiamo per il ripristino dell’arteria. Un impegno assunto anche dalle Amministrazione Comunali di Locri e di Gerace, da Associazioni e da un Comitato spontaneo che si è reso promotore d’una petizione sottoscritta da circa 1.500 persone (turisti compresi).  Sei anni fa la strada è stata interessata dalla caduta di alcune frane in vari tratti. Quello di Contrada “Puzzello”, il più critico, posto al confine tra i Comuni di Gerace e di Locri, alla data odierna risulta ancora chiuso. I lavori, secondo la convenzione sottoscritta tra la Regione Calabria e la Città Metropolitana di Reggio Calabria in data 7 maggio 2019, si sarebbero già dovuti concludere entro il mese di novembre dell’anno 2020; gli stessi- invece- sono stati avviati esattamente con un anno di ritardo».

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L’appuntamento è in località Puzzello a partire dalle 9,30 davanti alla rete che blocca il traffico.

«A questo Gruppo giungono quotidiane richieste di cittadini, ormai esasperati, sui reali motivi che impediscono la riapertura della strada. Tante le segnalazioni sui disagi che la situazione sta causando soprattutto alle attività commerciali e turistico-ricettive già economicamente oltremodo penalizzate dalla pandemia da coronavirus. Il percorso alternativo SP80-82 in molti tratti presenta condizioni di scarsa sicurezza per gli automobilisti. Tante le segnalazioni di turisti che, affidandosi ai “navigatori” satellitari, per raggiungere Gerace vengono indirizzati su percorsi poco agevoli se non, addirittura, assurdi» prosegue l’opposizione geracese.