Se vogliamo spiegarci cos’è la violenza di genere, dobbiamo allora riassumerla nelle poche righe dei trattati che la definiscono “Un tipo di violenza fisica, psicologica, sessuale e istituzionale, esercitata contro qualsiasi persona o gruppo di persone sulla base del loro orientamento sessuale, identità di genere, sesso o genere che ha un impatto negativo sulla loro identità e fisico, psicologico o economico. Secondo le Nazioni Unite, il termine è usato “per distinguere la violenza comune da quella diretta a individui o gruppi in base al loro genere”, costituendo una violazione dei diritti umani. Include la violenza e la discriminazione contro le donne e le persone, oltre a sessismo, misoginia e omotransfobia.
Argomenti complessi e delicati, verso i quali bisogna approcciarsi con convinzione e maturità. E’ quello che faranno gli studenti dell’I.P.S.I.A. di Siderno – Locri seguendo il Seminario informativo-divulgativo sulle problematiche relative alla così detta “violenza di genere”. Martedì 07 Giugno, con inizio alle ore 10:00, presso l’Aula Magna dell’Istituto, prenderanno parte e ascolteranno le relazioni sul tema. Dopo i saluti del dirigente scolastico Gaetano Pedullà toccherà per prima all’Avvocato Caterina Origlia – Responsabile dello “Sportello Antiviolenza” presso il Comune di Siderno, nonché Segretario della Camera Penale “Simonetti” di Locri, rompere il ghiaccio sul delicato problema. Seguirà la Dottoressa in Psicologia e Assistente Sociale Emma Gallo, quest’ultima pure nella veste di esponente del suddetto “Sportello Antiviolenza”. Interverranno, altresì, gli Assessori alla Cultura, Pubblica Istruzione e Pari Opportunità dei Comuni di Locri e di Siderno, Domenica Bumbaca e Francesca Lo Presti.

L’ iniziativa rientra nell’ambito di un progetto incentrato sulla crescita formativa degli studenti e sulla sensibilizzazione dei medesimi in merito ad una serie di tematiche riguardanti il rispetto della persona e delle regole della convivenza civile.
Con l’espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza, da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori, come il cosiddetto stalking, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso.
La Legislazione vigente contro la violenza di genere persegue tre obiettivi principali: prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime.
Il seminario in esame, nel corso del quale verrà lasciato ampio spazio al dibattito ed alle domande degli studenti e degli insegnanti, costituirà un’occasione per passare in rassegna le indicazioni provenienti dal Legislatore europeo ed italiano nella consapevolezza che l’apparato di norme repressive, seppur necessario, non è stato sufficiente purtroppo per prevenire e/o ridurre l’escalation di violenza e di femminicidi sempre più drammatica che attualmente si registra, inevitabilmente acuita dall’emergenza pandemica, dalla forzata convivenza e dalla depressione economica. Sarà necessario, allora, ripensare l’intero sistema normativo ed organizzativo, nella convinzione che solo una rapida ed efficace tutela preventiva e “protettiva”, anche di tipo culturale e sociale, potrà servire a fronteggiare nel miglior modo possibile questo fenomeno criminale così orrendo che suscita, ogni giorno di più, grande allarme sociale.