Non c’é pace tra maggioranza e minoranza al commune di Siderno. Colpi di fioretto vengono sferrati nei tentativi di dimostrare la propria forza. La politica, questa politica, si sa è una lotta a base di dialettica e retorica. Sembrava, si fosse trovato il giusto equilibrio, la giusta dimensione. Il Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Archinà era entrato in gioco con la sua posizione, convocando una riunione di tutti I capigruppo presenti in Consiglio. La verifica si è avuta dopo qualche giorno nel consiglio comunale del 30 maggio nel quale è stato approvato il bilancio. Sembrava che tutto si fosse risolto, principalmente nei modi e nel comportamenti fra componenti la massima assise comunale. Non era cosi. Attraverso un comunicato stampa il Consigliere espressione del Gruppo “La nostra Missione” denuncia, dopo una lunga spiegazione di presentazione, denuncia di essere stato inopportunamente attaccato.
“Inaspettatamente, ieri, purtroppo per la seconda volta, a seguito di un post da me pubblicato su Facebook e riguardante una interrogazione, da me in precedenza presentata e discussa all’ultimo Consiglio, mi sono stati indirizzati alcuni commenti da parte del Responsabile del Settore 6- Lavori Pubblici del Comune di Siderno, tra l’altro del tutto inopportuni e al limite dell’offesa che non credo di meritare. Ciò mi ha portato a riflettere sulla bontà della strada che ho scelto di percorrere”. Il consigliere comunale non si ferma qui. Continua scrivendo che si pone degli interrogative. Cosimo Antonio Trichilo è un giovane affacciatosi alla politica per scelta, come Cittadino impegnato nella comunità e nel territorio. Ma si chiede. Forse è un errore interessarsi al bene comune ed alla collettivită, magari chiedendo con un’interrogazione le motivazioni per cui il Comune di Siderno non aveva partecipato ad un bando per la riqualificazione degli alloggi pubblici residenziali? Oppure, ğ sbagliato chiedere i motivi dell’omesso espletamento di uno studio idrogeologico, già finanziato dalla Regione Calabria, necessario per procedere alla bonifica di uno dei siti

(zona Pantanizzi-Limarri) più inquinati di Siderno”?
Trimboli denuncia ancora e scende nei particolari.
“Mi pongo tali interrogativi perché, in entrambi i casi, mi sono state rivolte delle illazioni da parte del sopracitato Responsabile il quale mi ha esplicitamente chiesto quali fossero “ le fonti” che avrei utilizzato per svolgere la mia attivită istituzionale, aggiungendo che “ il suo informatore, in quanto lei sicuramente non ha le competenze, l’ha informato male”. Mi domando, perché e con quale finalità un Dirigente che per legge è obbligato a svolgere la funzione amministrativa, occupandosi di dare concreta attuazione agli interessi pubblici, mediante atti amministrativi, si preoccupi di discutere e sindacare l’attivită politica ( non amministrativa!) di un Consigliere Comunale, che è quella di individuare i bisogni prioritari della collettività edi definire le linee di indirizzo per il soddisfacimento di quegli interessi pubblici, mediante l’adozione o la richiesta di adozione di atti di indirizzo politico?
Inoltre, mi domando se non sia prerogativa di ogni Consigliere Comunale, a prescindere dalle competenze in uno specifico settore (che tra l’altro, in minima parte credo di avere vista la laurea in Ingegneria industriale e la specializzazione, in corso, in Ingegneria ambientale, non in Ingegneria informatica!), chiedere e informarsi al solo fine di espletare il mandato conferito dagli elettori, senza dover essere soggetti alle richieste inopportune di coloro che si occupano della parte burocratica? Credo di non essere tenuto a rendere conto a nessuno, tantomeno al Responsabile in questione, di come mi documenti al fine di rendere un servizio, forse, utile alla comunità, sempre nei limiti consentiti dalla legge. E’ un errore, per un consigliere comunale che vuole fare politica per cambiare le sorti della sua martoriata terra, rapportarsi e confrontarsi con Enti che si occupano della gestione della “res publica”?
Trimboli ha le idee chiare. Una visione della politic ache lo spingono anche a indicare quale itinerario deve avere un consigliere di minoranza. “Un Consigliere Comunale di minoranza non deve essere subordinato agli umori di chi è a capo di un ufficio amministrativo ma deve, invece, mirare ad esercitare le funzioni di controllo per il quale gli è stato conferito mandato dagli elettori”.
Ma non si ferma qui. Chiede esplicitamente dei provvedimenti “Chiedo, pertanto, conclude il comunicato stampa – al Presidente del Consiglio Comunale, rappresentante di tutti i Consiglieri, nonché al
Sindaco, legale rappresentante ( anche politico) dell’Ente, che vengano presi i dovuti provvedimenti, in modo tale che ognuno svolga al meglio il compito assegnatogli, io proseguendo con la mia azione politica al servizio della gente e il Settore 6-Lavori Pubblici con l’azione amministrativa senza interferenza alcuna nella dialettica politica”.