Ieri, 13 Marzo 2022, per molti è stato un giorno qualunque, per alcuni un giorno di fatica, per altri di riposo, un giorno da passare in famiglia o con gli amici, in cui parlare studiare e sorridere; ma a meno di 800 km di distanza da confine a confine, c’è tuttora un popolo per cui tutto questo è solo il ricordo della vita prima della guerra, insensata e assurda, come il gesto sconclusionato che solo la pazzia può generare.770 Km per dividere la pace dalla guerra sono pochi, e immedesimarsi in tutto questo diventa sempre più semplice quando le distanze si assottigliano, ed è in queste ore che la solidarietà deve stringere ancor di più la lontananza, mettendoci faccia a faccia con la disperazione di un popolo in fuga, e facendoci toccare con mano il tremore dei bambini terrorizzati dalle bombe.Camini, come altri prima e dopo di noi, ha sentito di dover promuovere la pace, un grido a squarciagola per questo piccolo paese che percorrendo tanti chilometri sarà appena percepibile, ma siamo sicuri che unito alle voci di molti altri che come noi cercano di esserci, risuonerà un urlo unico capace di far inchinare anche la guerra. Una diatriba tra ricchi che uccide i poveri, dove asserzioni amene si fanno bandiera ideologica, dove l’inganno di combattere per la pace è creduto … questa è l’assurdità dei tempi moderni! Un mondo nel mondo che intontito dal frastuono delle bombe confonde anche le menti migliori, e dove gli eventi importanti possono essere il risultato di cause banali.Le nostre braccia restano aperte a tutti, e il popolo Ucraino è per Camini, un nuovo amico da ospitare e da supportare, a cui tendiamo una mano lunga 770 km per afferrarsi saldamente e accompagnarvi qui da noi, per alleviare questa ferita dolente che vi perseguita nel sonno, affligge le vostre giornate e che non punisce mai la gente giusta … un sordido nemico che chiamiamo guerra ma che dovremmo ribattezzare delirio.La manifestazione, una marcia di pace, è stata organizzata ieri dal comune di Camini sotto l’egida del Sindaco Pino Alfarano, che insieme alla proloco, all’istituto comprensivo statale, alla cooperativa Jungi Mundu e la protezione civile di Camini, sono riusciti a racimolare un folto gruppo di persone che dalla piazza hanno marciato, armati di bandiere e palloncini, fino alla chiesa, dove Don Giovanni Piscioneri ha celebrato la Santa Messa, un momento in cui riflettere intimamente le motivazione della pace.Ma ormai il vaso è stato aperto e il fratello è stato messo contro il fratello, l’astio di sempre si ripete in un ciclo infinito di ideologie sbagliate e di soluzioni peggiori, se pur possibile, delle motivazioni stesse.
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